The football game give to us an image of power in human societies
A Romanian team of referee:
Carmen NeaguGabrielei DananaeMonica Rigo
Yolanda Parga Rodriguez, women football assistant referee (Spain)
Gyoengyi Gaal, women football referee (Hungary)
Cristina Cini, men and women football assistant referee (Italy)
The assistant referee can´t decide, only can put over pressure the wrong decision of a referee.
Quando o poder de decisão está concentrado numa só pessoa sem controlo, a arbitrariedade, os erros, as manipulações têm espaço objectivo-subjectivo, seja numa ditadura que oprime uma Nação, seja numa licença de construção, seja num simples jogo de futebol: no jogo de 21-12-2013 o avançado do Sporting marca um golo claramente regular (basta ver as imagens) e o árbitro decide que houve uma falta inexistente e por essa via se compromete a verdade desportiva.
Não foi a primeira vez nem será a última, seja qual for o clube prejudicado. Não se aplicar a divisão de poderes como a que se existe no Andebol ou Basquetebol ("mesa"), ainda por cima com todos os meios audiovisuais disponíveis, interessa a certos grupos, mas não interessa às pessoas que pagam para ver um jogo.
A Sociedade Política e o Estado, mais uma vez, não defendem as pessoas, não regulam verdadeiramente essa situação vergonhosa. Isto no caso de um jogo sem importância, mas noutros casos tratam-se de jogos de elevada importância e que nos levaram à situação de vulnerabilidade em que Portugal se encontra!
Dividir mais os poderes, ter mais meios de controlo e de regulação são condições necessárias mas não suficientes para melhores e mais justas decisões: não basta o dever ser é fundamental a cultura, o ser das pessoas é determinante ...
A quick voyage to power dimensions:
The lion (force) and the fox (astuteness) of Machiavel:
«In che modo i Principi debbino osservare la fede.
Quanto sia laudabile in un Principe mantenere la fede, e vivere con integrità, e non con astuzia, ciascuno lo intende. Nondimeno si vede per esperienzia, ne’ nostri tempi, quelli Principi aver fatto gran cose, che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con astuzia aggirare i cervelli degli uomini, ed alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in su la lealtà. Dovete adunque sapere come sono due generazioni di combattere: l’una con le leggi, l’altra con le forze. Quel primo è degli uomini; quel secondo è delle bestie; ma perchè il primo spesse volte non basta, bisogna ricorrere al secondo. Pertanto ad un Principe è necessario sasaper ben usare la bestia e l’uomo. Questa parte è stata insegnata a’ Principi copertamente dagli antichi scrittori, i quali scrivono come Achile e molti altri di quelli Principi antichi furono dati a nutrire a Chirone Centauro, che sotto la sua disciplina gli custodisse; il che non vuol dire altro l’avere per precettore un mezzo bestia e mezzo uomo, se non che bisogna a un Principe sapere usare l’una e l’altra natura, e l’una senza l’altra non è durabile. Essendo adunque un Principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quella pigliare la volpe e il lione; perchè il lione non si defende da’ lacci, la volpe non si defende da’ lupi. Bisogna adunque essere volpe a cognoscere i lacci, e lione a sbigottire i lupi. Coloro che stanno semplicemente in sul lione, non se ne intendono. Non può pertanto un Signore prudente, nè debbe osservare la fede, quando tale osservanzia gli torni contro, e che sono spente le cagioni che la feciono promettere. E se gli uomini fussero tutti buoni, questo precetto non saria buono; ma perchè sono tristi, e non l’osserverebbono a te, tu ancora non l’hai da osservare a loro. Nè mai a un Principe mancheranno cagioni legittime di colorare l’inosservanza.» Niccolò Machiavelli - «Il Principe» (1513) http://it.wikisource.org/wiki/Il_Principe/Capitolo_XVIII
Force and consensus by Gramsci:
«Altro punto da fissare e da svolgere è quello della «doppia prospettiva» nell’azione politica e nella vita statale. Vari gradi in cui può presentarsi la doppia prospettiva, dai più elementari ai più complessi, ma che possono ridursi teoricamente a due gradi fondamentali, corrispondenti alla doppia natura del Centauro machiavellico, ferina ed umana, della forza e del consenso, dell’autorità e dell’egemonia, della violenza e della civiltà, del momento individuale e di quello universale (della «Chiesa» e dello «Stato»), dell’agitazione e della propaganda, della tattica e della strategia ecc. Alcuni hanno ridotto la teoria della «doppia prospettiva» a qualcosa di meschino e di banale, a niente altro cioè che a due forme di «immediatezza» che si succedono meccanicamente nel tempo con maggiore o minore «prossimità». Può invece avvenire che quanto più la prima «prospettiva» è «immediatissima», elementarissima, tanto più la seconda debba essere «lontana» (non nel tempo, ma come rapporto dialettico) complessa, elevata, cioè può avvenire come nella vita umana, che quanto più un individuo è costretto a difendere la propria esistenza fisica immediata, tanto più sostiene e si pone dal punto di vista di tutti i complessi e più elevati valori della civiltà e dell’umanità.» Antonio Gramsci «Notarelle sulla politica del Machiavelli - Quaderno del Carcere 13» (http://www.nilalienum.com/Gramsci/Q13.html)
Cristina Kirchner (Argentina), Dilma Rousseff and Luís Lula (Brazil): force and consensus?
A Romanian team of referee:
Carmen NeaguGabrielei DananaeMonica Rigo
Yolanda Parga Rodriguez, women football assistant referee (Spain)
Gyoengyi Gaal, women football referee (Hungary)
The referee have to much power, decide all without any control along the play. Her (him) report is absolutist despite all errors. She (he) could lost her (him) career but the manipulator still without penalty ... perhaps with women, referee could be a respected person in the football game, with support of audiovisual means ... |
Cristina Cini, men and women football assistant referee (Italy)
The assistant referee can´t decide, only can put over pressure the wrong decision of a referee.
Quando o poder de decisão está concentrado numa só pessoa sem controlo, a arbitrariedade, os erros, as manipulações têm espaço objectivo-subjectivo, seja numa ditadura que oprime uma Nação, seja numa licença de construção, seja num simples jogo de futebol: no jogo de 21-12-2013 o avançado do Sporting marca um golo claramente regular (basta ver as imagens) e o árbitro decide que houve uma falta inexistente e por essa via se compromete a verdade desportiva.
Não foi a primeira vez nem será a última, seja qual for o clube prejudicado. Não se aplicar a divisão de poderes como a que se existe no Andebol ou Basquetebol ("mesa"), ainda por cima com todos os meios audiovisuais disponíveis, interessa a certos grupos, mas não interessa às pessoas que pagam para ver um jogo.
A Sociedade Política e o Estado, mais uma vez, não defendem as pessoas, não regulam verdadeiramente essa situação vergonhosa. Isto no caso de um jogo sem importância, mas noutros casos tratam-se de jogos de elevada importância e que nos levaram à situação de vulnerabilidade em que Portugal se encontra!
Dividir mais os poderes, ter mais meios de controlo e de regulação são condições necessárias mas não suficientes para melhores e mais justas decisões: não basta o dever ser é fundamental a cultura, o ser das pessoas é determinante ...
A quick voyage to power dimensions:
The lion (force) and the fox (astuteness) of Machiavel:
«In che modo i Principi debbino osservare la fede.
Quanto sia laudabile in un Principe mantenere la fede, e vivere con integrità, e non con astuzia, ciascuno lo intende. Nondimeno si vede per esperienzia, ne’ nostri tempi, quelli Principi aver fatto gran cose, che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con astuzia aggirare i cervelli degli uomini, ed alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in su la lealtà. Dovete adunque sapere come sono due generazioni di combattere: l’una con le leggi, l’altra con le forze. Quel primo è degli uomini; quel secondo è delle bestie; ma perchè il primo spesse volte non basta, bisogna ricorrere al secondo. Pertanto ad un Principe è necessario sasaper ben usare la bestia e l’uomo. Questa parte è stata insegnata a’ Principi copertamente dagli antichi scrittori, i quali scrivono come Achile e molti altri di quelli Principi antichi furono dati a nutrire a Chirone Centauro, che sotto la sua disciplina gli custodisse; il che non vuol dire altro l’avere per precettore un mezzo bestia e mezzo uomo, se non che bisogna a un Principe sapere usare l’una e l’altra natura, e l’una senza l’altra non è durabile. Essendo adunque un Principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quella pigliare la volpe e il lione; perchè il lione non si defende da’ lacci, la volpe non si defende da’ lupi. Bisogna adunque essere volpe a cognoscere i lacci, e lione a sbigottire i lupi. Coloro che stanno semplicemente in sul lione, non se ne intendono. Non può pertanto un Signore prudente, nè debbe osservare la fede, quando tale osservanzia gli torni contro, e che sono spente le cagioni che la feciono promettere. E se gli uomini fussero tutti buoni, questo precetto non saria buono; ma perchè sono tristi, e non l’osserverebbono a te, tu ancora non l’hai da osservare a loro. Nè mai a un Principe mancheranno cagioni legittime di colorare l’inosservanza.» Niccolò Machiavelli - «Il Principe» (1513) http://it.wikisource.org/wiki/Il_Principe/Capitolo_XVIII
Force and consensus by Gramsci:
«Altro punto da fissare e da svolgere è quello della «doppia prospettiva» nell’azione politica e nella vita statale. Vari gradi in cui può presentarsi la doppia prospettiva, dai più elementari ai più complessi, ma che possono ridursi teoricamente a due gradi fondamentali, corrispondenti alla doppia natura del Centauro machiavellico, ferina ed umana, della forza e del consenso, dell’autorità e dell’egemonia, della violenza e della civiltà, del momento individuale e di quello universale (della «Chiesa» e dello «Stato»), dell’agitazione e della propaganda, della tattica e della strategia ecc. Alcuni hanno ridotto la teoria della «doppia prospettiva» a qualcosa di meschino e di banale, a niente altro cioè che a due forme di «immediatezza» che si succedono meccanicamente nel tempo con maggiore o minore «prossimità». Può invece avvenire che quanto più la prima «prospettiva» è «immediatissima», elementarissima, tanto più la seconda debba essere «lontana» (non nel tempo, ma come rapporto dialettico) complessa, elevata, cioè può avvenire come nella vita umana, che quanto più un individuo è costretto a difendere la propria esistenza fisica immediata, tanto più sostiene e si pone dal punto di vista di tutti i complessi e più elevati valori della civiltà e dell’umanità.» Antonio Gramsci «Notarelle sulla politica del Machiavelli - Quaderno del Carcere 13» (http://www.nilalienum.com/Gramsci/Q13.html)
Cristina Kirchner (Argentina), Dilma Rousseff and Luís Lula (Brazil): force and consensus?
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